Disturbi dell’alimentazione
Sezione a cura del Dott. Claudio Reitano
Insoddisfazione o intenso disagio rispetto al proprio corpo, al peso, alla forma fisica o al proprio aspetto in generale che spesso sfociano in un difficile rapporto con il cibo e creano preoccupazioni o malessere interferendo con la propria qualità di vita.
In questo ambito si possono riscontrare comportamenti come ad esempio le abbuffate, saltare i pasti o fare intensa attività fisica volta a migliorare l’aspetto del proprio corpo.
In alcuni casi tali preoccupazioni e comportamenti diventano ancora più rigidi e radicali, giungendo a disturbi quali anoressia, bulimia o binge eating.
In altri casi quando la preoccupazione riguarda specifiche imperfezioni o difetti percepiti come tali che però non sono osservabili o appaiono agli altri come lievi, ma che possono portare la persona fino a desiderare intensamente un intervento di chirurgia estetica.
Spesso la persona mette in atto frequenti comportamenti come guardarsi allo specchio più volte, curarsi eccessivamente del proprio aspetto, stuzzicarsi la pelle, ricercare rassicurazioni oppure confrontare il proprio aspetto fisico con quello degli altri.
Disturbi dell’alimentazione
Una persona ha un disturbo dell’alimentazione quando il suo comportamento alimentare o il comportamento che adotta per controllare il suo peso danneggiano significativamente la sua salute fisica e la sua qualità di vita.
La classificazione medica distingue tre disturbi dell’alimentazione principali “Anoressia nervosa”, “Bulimia nervosa”, “Disturbo da binge-eating”. Gli studi eseguiti in questi ultimi anni hanno evidenziato che vi sono casi, oltre a questi tre disturbi, che possono essere riuniti nella categoria chiamata “altri disturbi dell’alimentazione”.
L’eccessiva valutazione del peso, della forma del corpo e del controllo dell’alimentazione è il nucleo psicopatologico dei disturbi dell’alimentazione.
Le persone con un disturbo dell’alimentazione hanno una valutazione esclusiva o predominante di se stessi in base al controllo che riescono ad avere sul peso, sulla forma del corpo o sull’alimentazione.
Obesità
L’obesità può essere definita come una condizione d’accumulo anormale o eccessivo di grasso nel tessuto adiposo tale che la salute ne può essere danneggiata. L’Indice di Massa Corporea (IMC) è comunemente usato per classificare l’obesità negli adulti. La presenza di una quantità eccessiva di grasso a livello addominale si associa spesso a vari fattori di rischio cardiovascolari che assieme costituiscono quello che i medici chiamano “sindrome metabolica”.
Le cause della presenza di obesità sono multiple e spesso dovuta dall’interazione di fattori genetici, comportamentali e ambientali mantenuti dall’introito calorico e dal dispendio energetico.
Numerosi studi hanno evidenziato che l’obesità aumenta il rischio di alcune malattie come il diabete di tipo 2, le patologie cardio-vascolari, i disturbi del sonno e del respiro e alcune forme di cancro. L’obesità, ad oggi, non può più essere considerata un semplice problema estetico, ma un importante condizione medica che minaccia la salute ed il benessere della persona.
Possono essere presenti anche problematiche psicologiche, in particolare l’immagine corporea negativa, che sembrano essere la conseguenza di un ambiente sociale avverso, che esercita una profonda discriminazione nei confronti di chi ha un corpo di dimensioni superiori alla media.