Con il termine trauma si intende un evento al quale la persona è stata sottoposta ed il cui effetto è stato soverchiante sulle sue stesse capacità di fronteggiamento. L’esposizione ad una o più esperienze traumatiche, implica per l’individuo essere entrato in contatto con uno stato di minaccia nei confronti del quale è stato impossibile sottrarsi.
A seguito dell’esposizione ad uno o più eventi traumatici, la persona vive risposte di costante attivazione del Sistema Nervoso Centrale, risposte di iper attivazione o ipo attivazione (attacco/fuga, sottomissione, freeze..) che impediscono al corpo di sperimentare un senso di sicurezza e il ritorno alla normalità.
La disregolazione neurovegetativa è infatti una conseguenza diretta della cronica attivazione del sistema di difesa e rappresenta il principale effetto dei traumi cumulativi (Porges, 2001). In un clima di sicurezza e di costante collaborazione, ricercando, incrementando e costruendo risorse interne ed esterne, si lavora per aumentare la capacità di riconoscere triggers, tollerare stressors interni ed esterni e ripristinare un senso di omeostasi interna, favorendo
la rielaborazione e dunque l’integrazione delle esperienze vissute dalla persona.
Incidenti automobilistici, violenze e maltrattamenti, mobbing e bullismo, lutti, aggressioni e rapine, terremoti e altre catastrofi naturali, guerre, malattie e interventi medici invasivi sono solo alcuni esempi dei diversi tipi di traumi psicologici.
In particolare esistono i traumi legati a eventi fuori dall’ordinario, traumi legati a eventi più comuni ma che provocano nella persona una “ferita dell’anima” e/o traumi irrisolti legati a relazioni più strette dell’infanzia e dell’adolescenza.