Uno dei principi fondanti de “il Centro” è costituito da una costante attenzione all’evoluzione dei metodi psicoterapeutici, all’aggiornamento professionale e all’integrazione dei più recenti approcci teorici e strumenti di intervento che poggiano su solide basi scientifiche.
E’ infatti dall’integrazione tra i diversi orientamenti della psicoterapia che è possibile tracciare percorsi terapeutici ritagliati su misura per ciascun paziente adattandoli nel contempo alle diverse sfumature di disagio e risorse che emergono progressivamente nella vita di ciascuno.
Chi è lo psicologo?
Lo psicologo è il professionista che mira a favorire il benessere delle persone al fine di promuoverne il cambiamento, potenziarne le risorse e accompagnare in particolari fasi di vita o momenti di difficoltà.
Il percorso di formazione dello psicologo
Per utilizzare legalmente il titolo di Psicologo, il professionista deve avere i seguenti requisiti:
- avere ottenuto una Laurea Magistrale in Psicologia (5 anni di studi)
- avere effettuato un anno di tirocinio presso strutture accreditate dall’università di provenienza
- avere superato l’Esame di Stato e quindi avere conseguito l’Abilitazione all’esercizio della professione
- essersi iscritto all’Albo professionale
Chi è lo psicologo psicoterapeuta?
Lo Psicologo Psicoterapeuta è uno Psicologo che, successivamente alla Laurea Magistrale in Psicologia e all’abilitazione all’esercizio della professione, si iscrive a una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia riconosciuta dal MIUR della durata di almeno 4 anni.
Offre percorsi di cura per affrontare le diverse forme di disagio psicologico e relazionale adottando strumenti specifici del approccio in cui si è specializzato.
Il percorso di formazione dello Psicologo Psicoterapeuta
Per utilizzare legalmente il titolo di Psicologo specialista in Psicoterapia, il professionista deve avere i seguenti requisiti:
- essere uno Psicologo regolarmente iscritto all’Albo professionale
- avere ottenuto una Specializzazione in Psicoterapia frequentando una Scuola riconosciuta dal MIUR della durata di almeno 4 anni
- avere effettuato un tirocinio pratico di Specializzazione di almeno almeno 600 ore
- essere iscritto all’Albo professionale con la annotazione di Psicoterapeuta
Chi è lo psichiatra?
Il Medico Psichiatra è un laureato in Medicina specializzato presso una Scuola universitaria in Psichiatria della durata di 4 o 5 anni. Tratta i disturbi psichici e le malattie mentali prevalentemente attraverso l’utilizzo di farmaci.
Il percorso di formazione del Medico Psichiatra
Per utilizzare legalmente il titolo di Psicologo specialista in Psicoterapia, il professionista deve avere i seguenti requisiti:
- aver ottenuto una laurea in Medicina
- avere superato l’Esame di Stato e quindi avere conseguito l’Abilitazione all’esercizio della professione
- essersi iscritto all’Albo professionale presso l’Ordine dei Medici
- aver conseguito una Specializzazione in Psichiatria presso una Scuola Universitaria della durata di almeno 4 anni
Terapie psicofarmacologiche
Sezione a cura della Dott.ssa Alessia Malaguti
Quando si soffre di alcuni disturbi mentali, il medico può ritenere opportuno impostare una terapia psicofarmacologica al fine di consentire il trattamento della problematica.
Le terapie psicofarmacologiche o psicofarmaci sono molecole di sintesi che agiscono sul sistema nervoso centrale e che sono in grado di influenzare l’attività psichica, sia normale che patologica. Il medesimo significato è proprio anche dei farmaci psicotropi, cioè farmaci che hanno un tropismo per l’attività psichica cerebrale, influenzandola. La stessa capacità di condizionare l’attività psichica appartiene anche a sostanze psicotrope non sintetizzate a scopo terapeutico, alcune di comune utilizzo, quali ad esempio alcool etilico, caffeina, nicotina, altre con potenziale di abuso, quali ad esempio cannabinoidi, cocaina, oppioidi, allucinogeni.
Quando si parla di psicofarmaci si intende una grande varietà di molecole con diverse indicazioni cliniche, meccanismi di azione differenti e, pertanto, effetti avversi diversificati. Tale molteplicità giustifica il timore che spesso si genera quando lo Psichiatra (o il Medico in generale) indica l’utilità di assumere una terapia psicofarmacologica.
Infatti, le terapie psicofarmacologiche includono gli antidepressivi (che possono appartenere a differenti classi, cioè avere diversi meccanismi d’azione), gli ansiolitici/ipnotici (ad azione sedativa sul sistema nervoso centrale), gli stabilizzanti (sali di litio oppure antiepilettici), gli antipsicotici (di vecchia o nuova generazione).
Lo specialista che utilizza trattamenti psicofarmacologici deve conoscere i principi di farmacocinetica (cosa il corpo fa ai medicinali) e farmacodinamica (cosa i farmaci fanno al corpo), al fine di evitare controindicazioni e combinazioni con altri farmaci potenzialmente pericolose, prevenire il più possibile effetti indesiderati e massimizzare i possibili benefici. Inoltre il Medico prescrittore deve condividere e spiegare al suo assistito la terapia farmacologica impostata così da chiarire eventuali dubbi e rendere consapevole la persona dei possibili effetti indesiderati e delle tempistiche da attendere prima di aspettarsi un effetto benefico. Infatti, mentre alcuni farmaci (come ad esempio gli ansiolitici o gli ipnotici) hanno un effetto immediato nell’arco di minuti, altre molecole (come ad esempio gli antidepressivi) possono impiegare settimane prima di espletare un effetto terapeutico. Quando si parla di tempistiche, si intende anche il tempo di assunzione dei farmaci impostati. Spesso si teme che gli psicofarmaci debbano essere assunti per periodi molto lunghi, se non per tutta la vita. Come in altre patologie organiche croniche (come ad esempio il diabete o l’ipertensione arteriosa), anche in Psichiatria vi sono alcune condizioni cliniche in cui si prospetta la necessità di una terapia farmacologica a lungo termine, tuttavia questa non è la prospettiva di tutte le problematiche psichiche che giungono all’attenzione medica e lo psicofarmaco può avere indicazione anche per breve periodo.
Un’altra preoccupazione frequente è l’insorgenza di effetti indesiderati, prevalentemente sedazione e modificazione del proprio temperamento. Si tratta di terapie farmacologiche, quindi soggette alla comparsa di possibili effetti collaterali, come tutte le terapie basate sui farmaci, tuttavia i possibili effetti sedativi sono peculiari soltanto di alcune tipologie di farmaci e nessun farmaco è ad oggi in grado di apportare modifiche al carattere.
In generale, è bene condividere tali preoccupazioni con il curante, al fine di poter chiarire e condividere il più possibile la scelta terapeutica.